Non esistono alimenti SANI e alimenti POCO SALUTARI
E' vero i gusti sono gusti, ma teniamo sempre conto che sono uno dei tanti fattori che condizionano le nostre abitudini alimentari! Mi spiego subito meglio.
Mettiamo il caso che io sia una persona che ama mangiare bistecca impanata e patatine fritte spesso e volentieri, almeno 3 volte a settimana, e nonostante io abbia iniziato una dieta non sia disposta a rinunciarci, perché è il pasto che per me rappresenta il "piacere a tavola".
Prima domanda: "Perché non posso mangiare bistecca impanata e patatine fritte così spesso?". Molti di voi sicuramente risponderebbero: "Bè, non è affatto un piatto sano, sai l'olio, il fritto, il sale.."
Ehnnò miei cari, risposta sbagliata! E' sbagliato perché prima di tutto un'alimentazione sana si basa sulla semplice regola "Variare spesso". Variare spesso alimenti, come vengono cucinati e dove vengono comprati (diciamo il più possibile!).
E' necessario riflettere sulla necessità di un cambiamento di visione sull’alimentazione, che parta da un’evoluzione del linguaggio – in primis dallo sradicamento di concetti fuorvianti, come “cheat meal”, “indulgenza”, “trasgressione”, “junk food”, che rischiano di perpetuare questa visione.
Seconda domanda: "E' proprio vero che cambiare abitudini alimentari significa rinunciare al piacere di mangiare?"
Mi sento di dirvi in tutta onestà: NON E' VERO! Molto spesso questa "frase fatta" è pronunciata da coloro che non hanno voglia di cucinare, da coloro che si ostinano ad assumere un'alimentazione poco varia..
Piuttosto, nella maggior parte dei casi, è necessario allenare le nostre papille gustative a gusti diversi (magari meno dolci o meno salati!), che ci portano più spesso a preferire alcuni alimenti rispetto ad altri. E' un percorso che richiede tempo, ma che porta poi a pronunciare quella classica frase: "Mamma mia, non riuscirei proprio più a mangiare come prima!".
Passiamo ad un secondo esempio che faccio spesso ai miei pazienti: sappiamo ormai tutti quanto sia importante introdurre nella nostra dieta la giusta quota di fibra giornaliera, spesso e volentieri noi Nutrizionisti vi consigliamo di preferire cereali integrali e consumare le 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura.
Ci sono condizioni però come "La sindrome dell'intestino irritabile" (IBS) assolutamente incompatibili con un consiglio di questo genere (se vi interessa sapere il perché magari ci scriviamo un bel articolo!).
Ma allora la fibra fa bene o fa male? E' una scelta sana? A mio avviso a domande di questo tipo è saggio non rispondere, perché rispondere a domande così generali cercando di dare una risposta univoca, si fa solo dei danni.
Questo perché non dobbiamo etichettare gli alimenti come sani o meno, ma dobbiamo capire che ognuno di noi ha esigenze diverse e che la dieta più giusta per ognuno di noi deve essere elaborata soprattutto sulle informazioni cliniche e non che abbiamo a disposizione.
Vedete allora, quanto sia sbagliato giudicare un alimento come sano oppure no, piuttosto chiediamoci "sano per chi?" e soprattutto "sano sempre?". Capite bene che questo ragionamento riduttivo è paragonabile al dire: "Cani di taglia medio-grande = Tutti pericolosi, Cani di taglia piccola = tutti bravi e coccoloni".
Per allontanarci da questa visione, permettetemi ignorante, è necessario, grazie all'aiuto del proprio nutrizionista, e diventare Nutrizionisti di noi stessi, acquisendo delle solide basi di educazione alimentare, aggiungerei, personalizzate!
Dott.ssa Cristina Gregorio - Biologa Nutrizionista
