bgif1 Il lavoratore efficiente è quello che si riposa. Punto.

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Il riposo è ormai da sfaticati. Appena una persona si azzarda a staccare la spina qualche giorno o a ricavarsi all’interno di una settimana lavorativa delle giornate #nolavoro, è additato come sfaticato o un lavoratore inefficiente. 



Come siamo arrivati a questo?

Il mondo del lavoro sicuramente è cambiato molto, ma anche il contesto sociale, per capirlo ci basta soffermarci per esempio su due aspetti in particolare:

- Socialmente, ai giorni nostri, vogliamo tutto, subito e fatto bene;

- Lavorativamente, molte mansioni rispetto al passato, si trovano inondate da più doveri, ad interfacciarsi con nuovi strumenti di lavoro, senza aver più di diritto ad una linea netta di confine tra lavoro e vita privata.

Partiamo da una verità sacrosanta: un buon lavoratore è il frutto della formazione che ha ricevuto, dell’esperienza sul campo che ha maturato, ma soprattutto di come vive il suo tempo libero.

Eh si miei cari, perché il tempo libero (ovvero l'assenza completa di lavoro, compreso il messaggino su whatsapp)  ti consente di ricaricarti e quindi di evitare di arrivare al lavoro esaurito ancora dalla settimana prima, oltre a consentirti il riposo di corpo mente e chissà di dare spazio alla tua creatività! 

Chi come me è appassionato di crescita personale, sa benissimo che tutti i più grandi hanno avuto le idee più geniali relative all’ambito lavorativo, non nelle ore di lavoro, ma mentre si stavano dedicando al loro riposo: mentre preparavano il pranzo della domenica, mentre percorrevano la strada per arrivare alla casa in montagna o mentre giocavano a dama con i propri figli. 

Ai giorni nostri però, concedersi del riposo è un lusso da sfaticati; per di più quando si riesce finalmente a capire quanto sia importante, eccolo lì: arriva l’email della domenica o il messaggio delle 21:00 sullo smartphone! 
A nessuno interessa nulla di quello che fai e degli impegni che hai, ma tutti vogliono che tu risponda… il primo possibile. Vogliono che tu ci sia, che sia disposto a risolvere i loro problemi, a cambiare subito il vostro appuntamento o a sentirli telefonicamente per un problema troppo urgente!

Morale? Lavoro 24 h ore su 24, 7 giorni su 7, anche nei festivi e nell’eventualità di essere in un letto di ospedale in Giappone (che sarà mai il fuso orario, quando devi esaudire ogni desiderio?!)

Ma davvero vogliamo pensare che questo sia un modo di lavorare efficiente e soprattutto vincente?

Vi cito testualmente questa frase che mi ha colpito molto dell’articolo di Rudy Bandiera:

"Se i dispositivi mobili come gli smartphone ci dovevano liberare dal lavoro dandoci la possibilità di lavorare ovunque, ci hanno invece messo nella condizione di lavorare sempre: questo non va bene e dobbiamo armarci di buon senso per essere in grado anche di capire quando è il caso di mandare a cagare il prossimo. Sempre senza rancore. "

Un giorno, entrando dal mio orologiaio di fiducia nella mia città, sono stata colpita da un cartello: “ Il lavoro efficiente, veloce e a basso costo non esiste!”. Come dargli torto, ma chissà quando lo capiremo!

In conclusione, quando Cristina vi dice che la dieta arriva entro una settimana lavorativa dalla prima visita e che in caso di ponti, ferie, festività, malattia slitterà a dei giorni programmati in base alla mia agenda, tra le righe vi sta dicendo tutto quello che riporta questo articolo. 
Cristina (e qualsiasi altro lavoratore sul pianeta terra) ha bisogno di riposo, di staccare la spina, di far venire fuori quella creatività di cui vi parlavo, anche per essere al meglio e più performante quando fa ambulatorio  in ospedale o nei suoi studi, per essere sul pezzo quando elabora le vostre diete, perché senza quel riposo nel tempo trovereste una persona esaurita, senza più passione per il suo lavoro e che vi tratterebbe come numeri e con poca empatia.

Spero che oltre a rendervi molto chiaro il mio modo di lavorare, questo articolo possa far riflettere qualsiasi lavoratore, portandolo a mettere un pò più in discussione il proprio rapporto salute-lavoro.
Ah, questo articolo l’ho scritto in un giorno di enorme efficienza dedicato al riposo!

La vostra Greg!




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