Quando si parla di attività fisica non è raro incorrere nell'errore di confonderla con lo sport.
L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) definisce l'attività fisica come “qualunque sforzo esercitato dal sistema muscolo-scheletrico che si traduce in un consumo di energia superiore a quello in condizioni di riposo”.
Quindi nella definizione rientrano non solo lo sport ma tutti i normali movimenti della vita quotidiana, come camminare, portare a passeggio il cane, fare l'orto, imbiancare una parete, giocare e fare lavori domestici: ognuna di queste azioni è l'occasione per fare movimento, senza che sia necessario trovare del tempo espressamente dedicato a questo.
E' stato evidenziato che passare dalla sedentarietà ad un livello di attività anche inferiore a quello delle Linee Guida, produce comunque effetti positivi per la salute.
Quindi è importante impegnarsi personalmente per modificare il contesto in cui si vive al fine di rendere più facile l'adozione di uno stile di vita sano e attivo nella propria città, nei luoghi di lavoro e di studio.
Cosa significa?
- Evitare l'auto, quando è possibile, spostandosi a piedi o in bicicletta;
- Fare le scale, invece di prendere l'ascensore
Ad esempio!
Ma perchè?
Gli studi scientifici che confermano gli effetti benefici dell'attività fisica hanno messo in luce che:
migliora l’efficienza cardio-vascolare
potenzia le difese immunitarie
contrasta sovrappeso/obesità
migliora l'efficienza muscolo-scheletrica
comporta benefici psichici
contrasta sintomi come cefalea, ansia e depressione
Come vedete, alla base della piramide troviamo le attività da svolgere tutti i giorni, con costanza, e salendo fino al vertice quelle la cui frequenza può essere meno assidua, ma non trascurata.
Abbandonare i mezzi di trasporto è la prima regola (il primo gradino della piramide, quello su cui si basa la salute futura).
Le attività all’esterno, come ad esempio le gite, possono essere più saltuarie, mentre il tempo passato davanti al computer o alle nuove tecnologie, quali internet e i videogiochi (al vertice della piramide) deve limitarsi a non più di un’ora al giorno.
Dott.ssa Cristina Gregorio - Biologa Nutrizionista