Il diabete, per portata ed evoluzione della patologia è la malattia del futuro.
Una delle complicanze più temibili è certamente il piede diabetico.
Una precisazione importante è che non tutti i diabetici hanno un piede diabetico, ma piuttosto tutti i diabetici hanno un piede che potrebbe essere potenzialmente a rischio.
Il piede diabetico è un piede complicato che va gestito a seconda dello stadio con differenti approcci: conservativi o chirurgici. Quello che risulta imprescindibile è il termine prevenzione, più che mai basilare nella patologia diabetica; il podologo ha il compito di identificare e cercare di prevenire condizioni che potrebbero generare problemi seri quali ulcere, unghie incarnite e piede di Charcot.
Il mezzo più efficace per fare prevenzione è la visita: un’attenta valutazione vascolare, neurologica, cutanea e articolare, con prove complementarie (
Molto importante è la frequenza dei controlli, solo controlli regolari a seconda della gravità del caso possono garantire l’identificazione di condizioni anomale che necessitano di correzione.
Ultimo ma non per importanza è la multidisciplinarietà del trattamento; il successo terapeutico si può ottenere soltanto con una collaborazione tra professionisti, ognuno protagonista a suo modo nel processo di cura del paziente.
Dott. Davide Caccianotti - Podologo
